Come calcolare altezza e peso del bambino
Tra le preoccupazioni principali dei genitori c’è sicuramente la crescita del bambino; è molto importante, infatti, sapere se il proprio figlio ha un’altezza e un peso normali per la sua età.
In aiuto di mamma e papà arriva l’indice di massa corporea (IMC), un indicatore sviluppato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità chiaro e semplice da utilizzare. Si calcola dividendo il peso per l’altezza al quadrato, e il risultato viene poi confrontato con i valori riportati all’interno di semplici grafici chiamati curve di crescita. Durante ogni visita di controllo, inoltre, il pediatra misura peso, altezza e circonferenza della testa: in questo modo, è possibile monitorare l’andamento dello sviluppo e valutare la crescita.
È possibile eseguire questo controllo già durante la gravidanza: basta misurare il peso e la lunghezza del feto attraverso ecografia o ultrasuoni. Esistono tabelle di crescita specifiche per i feti, usate come metodo per confrontare i parametri calcolati e capire se il piccolo si sviluppa correttamente.
Ma cosa influisce sulla crescita del bambino? Oltre alla genetica, hanno molta rilevanza fattori ambientali e soprattutto l’alimentazione. Assicurarsi che il proprio figlio abbia una nutrizione corretta, sana e completa è fondamentale per permettergli di crescere in forma e al massimo delle proprie potenzialità genetiche.
Le fasi di sviluppo del bambino
Le fasi di crescita e sviluppo servono da parametri di riferimento per giudicare la salute del bambino e avere importanti indicazioni. Tuttavia, bisogna tenere a mente che non si tratta di valori rigidi e che ogni bambino è diverso e ha i suoi tempi; in caso di dubbi o preoccupazioni, è sempre meglio consultare il pediatra.
Prima infanzia
Nel primo anno di vita il peso dovrebbe aumentare in modo costante: circa 150-200 grammi a settimana. In questo modo, entro il quarto mese il bambino dovrebbe pesare il doppio del suo peso alla nascita, ed entro 12 mesi il triplo. L’aumento di altezza è un processo continuo ma non lineare e dipende fortemente dalla genetica; in media, un bambino di un anno misura 88 centimetri, una bambina 86.
Infanzia
L’infanzia è il periodo della crescita più stabile. Tra i due e i nove anni di solito si guadagnano circa 2 kg all’anno fino all’inizio della pubertà; a questo tasso costante di accrescimento di peso dovrebbe corrispondere un aumento di altezza, che però non è lineare ma si verifica durante i cosiddetti scatti di crescita. Tra i 2 e 4 anni in media un bambino cresce di 7 cm, scendendo poi a 4-6 cm all’anno fino alla pubertà.
Pubertà
L’altezza guadagnata durante la pubertà costituisce circa un quarto dell’altezza totale di un adulto. In media, le ragazze guadagnano 20 cm di altezza, i maschi 25; poiché questi aumenti avvengono non in modo lineare ma con i cosiddetti scatti puberali, può capitare che il peso non segua lo stesso ritmo di crescita. L’importante è che l’adolescente segua uno stile di vita sano e abbia un’alimentazione adeguata, in modo da raggiungere un rapporto armonico tra peso e altezza alla fine della pubertà.
Curve di crescita e percentili: a cosa servono e come si usano
Abbiamo già parlato di percentili, ma di cosa si tratta esattamente? E a cosa servono questi strumenti e calcolatori? Vediamolo insieme.
-I grafici percentili sono il metro di misura che ci permette una valutazione di come sta procedendo la crescita del bimbo in altezza e in peso. Sono grafici suddivisi per parametri come peso, altezza e sesso; sono ottenuti grazie alla misurazione di molti bambini di varie fasce d’età, e servono per confrontare il peso del bambino con l’altezza, rendendosi conto visivamente di dove si colloca rispetto alla media. Alcune tabelle includono una terza misura, ovvero la circonferenza cranica
-Facciamo un esempio per renderlo più chiaro. Cosa significa se il peso di nostro figlio rientra nel 70° percentile? Vuol dire che, rispetto ad altri 100 bambini della stessa fascia di età e di altezza, pesa più della media: ci saranno infatti 69 bimbi che pesano meno e 30 che pesano di più.
-I percentili da soli non forniscono però un quadro completo; è fondamentale infatti tracciare la curva di crescita. Misurando il bambino costantemente nel tempo (ad esempio una volta a settimana) si ottiene una curva che illustra visivamente lo sviluppo. La continuità della curva è importante, in quanto indica uno sviluppo regolare e armonico. Nel caso però che il bambino si mantenga sotto il 10° percentile, è bene consultare un pediatra per ulteriori esami e test.
Assicurarsi che il proprio bambino abbia
un peso adeguato per la sua età e altezza
è importantissimo per il suo benessere.
L’educazione alimentare gioca un ruolo chiave: trasmettere la cultura del mangiare bene e sano fin dalla prima infanzia aiuta a prevenire obesità e numerose problematiche di salute, oltre che a garantire un corretto sviluppo fisico. Occhio alla bilancia, quindi: la malnutrizione, infatti, può portare il bambino a essere in futuro sovrappeso o sottopeso, oltre che a carenze alimentari e bassa statura.
Un alimento centrale nella delicata fase della crescita è il latte, indispensabile per la formazione di denti e ossa sane. Latte e derivati vanno consumati anche dopo allattamento e svezzamento, in quanto fonte importantissima di calcio, fosforo, potassio, proteine e vitamine. Bere una tazza di latte a colazione e fare merenda con yogurt o formaggio sono sane abitudini da introdurre all’interno della dieta di bambini e ragazzi.
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Crescita e sviluppo:
quali sono le differenze tra maschi e femmine?
Maschi e femmine seguono le stesse fasi di sviluppo, ma presentano differenze e variazioni nel fisico fin dai primi mesi di vita.
Il peso medio alla nascita è tra i 3,2 kg e i 3,4 kg, ma è normale e fisiologico un calo di peso nei primi giorni di vita: il fisico del neonato si deve infatti abituare a non essere più nutrito tramite cordone ombelicale. Se il peso del neonato alla nascita è inferiore a 2.500 grammi, il bambino viene definito sottopeso.
Non esiste un vero e proprio peso ideale infantile, ma solo un range di valori all’interno dei quali lo sviluppo viene considerato normale. In generale, a sei mesi le dimensioni di una bambina dovrebbero essere comprese tra i 5,5 kg e 9,7 kg di peso e tra i 60 cm e i 71 cm di altezza; le dimensioni di un maschietto, invece, tra i 6,1 e 10,2 kg di peso e tra i 62,5 cm e 72,6 cm di altezza.